Assofornitori e Expodetergo lanciano la campagna “Notate la differenza?” che sarà uno dei temi di Expodetergo International, salone dedicato a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile in programma dal 3 al 6 ottobre 2014 a Fiera Milano Rho che avrà per filo conduttore la riduzione dei consumi di energia e di acqua per ottimizzare i costi dei macchinari.
Tovaglie e tovaglioli in tessuto, al posto di coperti di carta usa e getta nel settore della ristorazione consentono un risparmio dell’ 80% di risorse materiali non rinnovabili, del 60% di risorse energetiche non rinnovabili, del 60% di acqua, del 55% di emissioni di gas a effetto serra, e del 75% di rifiuti prodotti.
Sono le stime di Ambiente Italia dalle quali prende le mosse la campagna di sensibilizzazione Notate le differenza?. Campagna che sarà uno dei temi della prossima edizione di Expodetergo International, appuntamento dedicato a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile in programma dal 3 al 6 ottobre 2014 a Fiera Milano Rho che avrà per filo conduttore la riduzione dei consumi di energia e di acqua per ottimizzare i costi dei macchinari. Ecosostenibilità è anche questo, obiettivo: far riflettere sui risparmi nel medio e nel lungo periodo e sui vantaggi di alcune scelte che possono portare beneficio sia a chi attua comportamenti “risparmiosi”, sia all’ambiente, dissuadendo, invece, esercenti e privati da scelte che fanno risparmiare solo nel breve periodo.
“Sono proprio i produttori, riuniti in Assofornitori ed Expodetergo International, un settore da 4 miliardi di euro di fatturato – ha spiegato il presidente del salone Luciano Miotto – a farsi promotori della diffusione di pratiche ecosostenibili anche verso i comparti a cui forniscono i propri servizi”. In mostra, presenti 234 aziende di 20 paesi, le proposte tecnologiche legate a lavanderia industriale, lavaggio a secco e acqua, stireria, settori dove l’Italia è leader con la più alta percentuale mondiale di aziende.
“Il progresso non è soltanto quello dato dall’innovazione delle tecniche e dalla crescente efficacia dei servizi, ma anche da una maggiore consapevolezza su scelte efficienti emoney saving – ha aggiunto Miotto –. Per esempio, un anno di lavaggi di tovaglie di stoffa produce solo un decimo dell’anidride carbonica emessa durante il riciclaggio del tovagliato di carta utilizzato nello stesso periodo di tempo. Per questo come associazione promuoviamo una cultura dell’ecosostenibilità in ogni fase del processo, ma anche presso tutte le filiere con cui collaboriamo. Rappresentiamo un settore da oltre 4 miliardi di euro di fatturato, ma interagiamo con numerose e importanti filiere a cui la nostra attività può offrire efficienza e risparmio”.
Capacità di innovare le tecnologie, servizi sempre più ampi e diffusi, grandi sinergie con altre importanti filiere. Sono queste le principali caratteristiche del settore. Tra i destinatari di queste tecnologie ci sono le oltre 15.000 lavanderie e lavasecco in tutta Italia, un settore che coinvolge circa 35.000 addetti per un fatturato di 1,5 miliardi a cui si devono aggiungere alcune migliaia di lavanderie self service e, grazie al turismo, decine di migliaia di piccole lavanderie interne agli hotel (stime: Assofornitori). Da non trascurare il settore medicale, dove sempre più spesso si sceglie di terziarizzare il servizio di lavanderia per biancheria piana, ma di seguire internamente il servizio di lavanderia per la biancheria dell’ospite. Il 70% degli addetti impiegati nel settore è donna.
L’Italia è il secondo Paese al mondo tra i più popolati da esercizi di lavanderie-pulisecco: secondo Assofornitori, nel nostro paese c’è un pulisecco ogni 4.000 abitanti, mentre in Francia, Regno Unito e Stati Uniti, la media è di un pulisecco ogni 8.000 abitanti. Meglio di noi solo il Giappone, dove si stima un pulisecco ogni 3.000 abitanti.
La presenza di questo tipo di servizi ha visto una flessione solo marginale negli ultimi anni, resistendo alla crisi. Oggi, con nuove formule di vendita, nuovi servizi e ambiti di applicazione, le tintolavanderie puntano nuovamente a crescere.
La Lombardia è la prima regione in Italia sul fronte dei servizi offerti da lavanderie. Sono 3.821 gli esercizi nel territorio regionale, in sostanziale tenuta nel 2013 rispetto alle 3.877 del 2012 e alle 3.841 del 2009. I dati comprendono anche le lavanderie self service e tutti i servizi legati al comparto.
Protagoniste in Fiera, le proposte tecnologiche legate a lavanderia industriale, lavaggio a secco e acqua, stireria, insieme alle eccellenze di filiera, dai detergenti professionali alle macchine, fino alle proposte del tessile – bedding e tovagliato – e ai veicoli commerciali utilizzati per lo spostamento delle merci o la consegna ai grandi utenti finali, dal mondo ospedaliero all’hotellerie. Una vetrina espositiva straordinaria con l’Italia leader riconosciuto in un settore dove può esibire la più alta percentuale mondiale di aziende dedicate ai settori del lavaggio a secco e dello stiro.
A Expodetergo International saranno rappresentate tutte le fasi del trattamento: dal trasporto e stoccaggio degli abiti e dei prodotti tessili sporchi, alla selezione dei trattamenti, fino al lavaggio vero e proprio, all’idroestrazione, all’essiccazione e allo stoccaggio dei prodotti lavati. Non mancheranno le fasi di stiratura e di imballaggio per la consegna finale. Da lavatrici industriali compatte a grandi linee di trattamento completamente automatizzate e presentate in funzione, in fiera sarà possibile individuare le migliori soluzioni per ogni settore e scoprire i vantaggi di innovare in questo campo, grazie ad un’ampia scelta di servizi e tecnologie.
Presenti i maggiori produttori del settore italiani e stranieri (un terzo del totale): da Argentina, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Ungheria, Usa, Regno Unito, Svizzera, Taiwan e Turchia. Grande spazio alla ricerca sull’ecosostenibilità e ai progressi in termini di risparmio di acqua e di energia, una variabile cruciale in tempi in cui abbattere i costi del servizio rappresenta uno dei capisaldi della competitività.
Saranno anche intensificati i contatti tra i comparti rappresentati alla manifestazione e le filiere ad essi più vicine: dai servizi di lavaggio degli abiti dal lavoro – un settore che sta prendendo piede ora in Italia, ma particolarmente sviluppato all’estero -, alle aziende produttrici di tessuti, impegnate a divulgare la cultura della qualità rispetto all’uso indiscriminato di succedanei come carta e plastica nel mondo della ristorazione e della ospitalità professionale.